Il diritto del Metaverso: quali regole per la nuova dimensione virtuale?
Questioni giuridiche e riflessioni etiche sul Metaverso e le sue caratteristiche
di Mirko Forti
Perché il Metaverso è (o dovrebbe essere) oggetto di discussione
Il fondatore di Facebook ha recentemente descritto il prossimo obbiettivo della propria azienda: la creazione del c.d. Metaverso[1]. Il nuovo orizzonte industriale delle grandi industrie informatiche potrebbe quindi non essere più limitato a Internet, ma a una nuova dimensione al confine tra realtà e fantascienza. Il dibattito sul Metaverso contrappone visioni opposte e confliggenti[2]: si tratta di un’opportunità di progresso tecnologico e scientifico per l’essere umano? O si può rivelare come una realtà distopica da allontanare? La discussione non considera però un aspetto fondamentale: la creazione di un nuovo spazio vitale presuppone la formulazione di un ordinamento giuridico che regolamenti le relazioni in tale ambiente. Questo contributo vuole quindi rispondere a due domande: quali sono le regole di diritto applicabili al Metaverso? Chi dovrebbe governare tale dimensione? Prima di rispondere a queste domande, occorre però comprendere l’effettiva natura del Metaverso.
Che cos’è il Metaverso?
Il termine Metaverso fa la sua prima comparsa nel romanzo di fantascienza Snow Crash dello scrittore statunitense Neal Stephenson, dove indicava una dimensione prodotta dalla convergenza tra realtà fisica e virtuale. Le persone potevano interagire in tale spazio utilizzando degli speciali visori e impersonando avatar specifici. Il Metaverso è gradualmente entrato da allora tra gli argomenti principali del dibattito sulle future evoluzioni della tecnologia. Risulta però complesso individuare le caratteristiche e le peculiarità di una realtà ancora priva di esempi concreti e riferimenti già esistenti. L’analista statunitense Matthew Ball ha però provato a individuare gli elementi che potrebbero caratterizzare il Metaverso[3]. Questo nuovo spazio relazionale dovrebbe essere: a) persistente, ossia continuare indefinitamente e senza pausa alcuna; b) in tempo reale per tutti i suoi utenti e permettere la fruizione di eventi e contenuti in simultanea a ogni singola persona connessa; c) senza alcun limite di connessione per far sì che non ci siano limitazioni al numero di utenti connessi in contemporanea; d) un’economia autonoma e indipendente dove gli utenti possano offrire o comprare beni e servizi; e) un’esperienza che unisce il mondo fisico a quello virtuale senza distinzioni di modalità di accesso o fruizione; f) un’esperienza che garantisca la totale interoperabilità in termini di dati e informazioni immesse e scambiate tra gli utenti; g) uno spazio con infinite possibilità in termini di esperienze da provare e contenuti da sfruttare.
Alla luca di queste caratteristiche, il Metaverso può essere definito come una sorta di Internet incorporato nell’esperienza umana quotidiana: una trasposizione della realtà fisica in una dimensione virtuale. Un Metaverso completo e funzionante è un qualcosa ancora ai limiti della fantascienza, ma potrebbe essere una componente importante del futuro tecnologico. Gli attuali piani industriali delle più grandi compagnie high-tech verso esperienze virtuali sempre più immersive e coinvolgenti (es. realtà virtuale, realtà aumentata, interoperabilità dei sistemi, etc.), portano a credere che l’avvento del Metaverso possa non essere così lontano nel tempo. Occorre quindi iniziare a riflettere sulle preoccupazioni giuridiche ed etiche legate al possibile avvento di una nuova dimensione in grado di collegare il mondo fisico a quello virtuale.
Diritto e governabilità del Metaverso
La governance del Metaverso è una delle prime questioni da affrontare. La struttura attuale di Internet non permette di garantire la totale immersività tipica di questa nuova dimensione; occorre quindi un’infrastruttura tecnologica capace di garantire tale caratteristica. Aziende private, utenti individuali e Stati dovrebbero concorrere alla costruzione del Metaverso, ma tali soggetti rivestono ruoli e responsabilità diverse e questo può causare confusione interpretativa e generare incertezza. Chi deve formulare le leggi valide nel Metaverso? Chi deve farle rispettare? Il forte carattere internazionale, la presenza di numerosi attori portatori di interessi diversi e la multidimensionalità (la convergenza tra mondo fisico e virtuale) sono tutti elementi che rendono complesso formulare un quadro delle responsabilità e dei doveri a cui sono tenuti gli utenti del Metaverso. L’incertezza in termini di governabilità indebolisce giocoforza la tutela dei diritti fondamentali dei soggetti che operano in questa nuova dimensione.
L’interoperabilità tra le varie piattaforme rappresenta inoltre un potenziale problema in tema di diritto alla protezione dei dati personali. Le persone potranno infatti accedere alle esperienze del Metaverso attraverso ogni device (smartphone, PC, tablet, etc.). Sarà inoltre possibile condividere informazioni tra i singoli utenti. Quali norme dovrebbero regolamentare questo flusso di dati? Considerando inoltre che può accadere tra individui connessi in diverse parti del mondo e che utilizzano diversi metodi di connessione?
La molteplicità di esperienze fruibili nel Metaverso garantirà la crescita di un’economia parallela e integrata con il mercato già esistente. Gli utenti potranno acquistare beni e servizi all’interno della nuova dimensione per poterne poi usufruire come meglio ritengono. Non è però chiaro come tali trattative commerciali saranno regolamentate. Occorre inoltre poi preparare un adeguato sistema di tutele per i lavoratori del Metaverso, ossia coloro che presteranno la propria opera nel sistema economico della nuova dimensione.
Il Metaverso permetterà quindi a persone provenienti da ogni parte del pianeta di entrare in contatti in maniera completa e immersiva. Queste nuove possibilità relazionali porteranno presumibilmente alla nascita di nuovi rapporti interpersonali e allo scambio di idee, pensieri e opinioni. Come si potrà garantire la libertà di pensiero e allo stesso tempo prevenire la diffusione di forme di razzismo e discriminazione?
Intervenire ora per prevenire futuri rischi
I legislatori si trovano spesso in difficoltà a regolamentare le conseguenze di un progresso tecnologico che procede sempre a grande velocità. Tutto ciò può comportare la mancanza di tutele adeguate a coloro che utilizzano strumenti tecnologici che rivestono un ruolo sempre più importante nella vita di tutti i giorni. La rapida diffusione di Internet è un chiaro esempio in tal senso: molti problemi che i governi stanno affrontando attualmente per regolamentare il cyberspace potrebbero ripresentarsi anche nel tentativo di disciplinare il Metaverso. Si tratta quindi di fare tesoro dell’esperienza pregressa per non essere impreparati di fronte alle prossime questioni giuridiche e regolamentari che presenterà il progresso tecnologico. Gli Stati hanno il potere e il dovere di accompagnare tale sviluppo (che magari includerà la creazione di un Metaverso) garantendo la protezione e tutela dei propri cittadini.
Biblografia:
[1] NEWTON C., Mark in the Metaverse. Facebook’s CEO on why the social network is becoming ‘a metaverse company’, https://www.theverge.com/22588022/mark-zuckerberg-facebook-ceo-metaverse-interview, (ultimo accesso 22/10/2021);
[2] SAG A., The Metaverse debate rages on: who’s right and why does it matter?, https://www.forbes.com/sites/moorinsights/2021/09/07/the-metaverse-debate-rages-on-whos-right-and-why-does-it-matter/?sh=544e3b724d73, (ultimo accesso 22/10/2021);
[3] BALL M., The Metaverse: what it is, where to find it, who will build it, and Fortnite, https://www.matthewball.vc/all/themetaverse, (ultimo accesso 22/10/2021).
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