Nosedive: Cina 2020
di Mattia Caiazza
Per chi è appassionato di serie tv, il titolo di questo articolo riporterà sicuramente alla mente Nosedive, uno degli episodi più famosi di Black Mirror, fortunata produzione britannica che è recentemente approdata su Netflix. In sintesi, ogni episodio di questa serie, ambientata in un futuro più o meno lontano, è incentrato su un aspetto sociale della realtà dei nostri giorni, descrivendone gli aspetti più controversi tramite situazioni per certi versi estreme determinate dall’utilizzo di tecnologie quasi fantascientifiche.
In particolare, nell’episodio sopracitato, Nosedive, viene presentata una società le cui dinamiche sono scandite da un’applicazione di social rating: tramite questa applicazione ogni cittadino può valutare ciascuna interazione con gli altri dando un punteggio da 1 a 5 stelle. Il punteggio medio così ricevuto da ciascuno influisce direttamente sul proprio status socioeconomico: più alta la media di punteggi ricevuti, migliori i lavori, i servizi, gli eventi e persino le amicizie cui si potrà accedere.
Come si evince dalla visione dell’episodio in questione, sono numerose le storture che possono derivare da una realtà in cui il giudizio (letteralmente) del prossimo controlla le vite di tutti.
Questa idea dev’esser stata, invece, accolta positivamente dalla nazione più popolosa del mondo, poiché entro l’anno prossimo la Cina adotterà un sistema che ricorda in tutto e per tutto quello di Nosedive.
Il Social Credit System, questo il nome del sistema di reputazione nazionale in via di sviluppo in Cina, assegnerà ad ogni cittadino un determinato punteggio in base alle informazioni governative su status economico e sociale di ognuno e questo sarà, appunto, il “credito sociale”.
Secondo il Consiglio di Stato cinese saranno quattro le macroaree sulle quali si concentrerà il sistema di valutazione: onestà negli affari di governo, integrità commerciale, integrità sociale e credibilità giudiziaria.
Oggi più che mai tramite l’analisi dei big data è possibile conoscere ed elaborare informazioni relative alle abitudini (online e non) di chiunque. Proprio in base ai dati di profilazione verrà valutata dal Social Credit System la terza area, quella dell’integrità sociale.
L’integrità di ciascuno come cittadino sarebbe quindi calcolata in base a quanto visualizzato e comprato su Amazon, al contenuto e alle persone con le quali vengono scambiati messaggi via Whatsapp, agli acquisti oggetto dei pagamenti via Paypal, nonché alle ricerche condotte su Google. Questa situazione orwelliana appena descritta è ciò che accadrà il prossimo anno, con controparti asiatiche quali Alibaba, WeChat, Alipay e Baidu.
A parità di rendimento lavorativo, due individui potranno avere un rating sociale differente in base agli acquisti fatti se dall’analisi delle compere risulta un grado di affidabilità differente.
In aggiunta alle abitudini online, la valutazione d’integrità sociale rifletterà anche fattori finanziari, tra cui la propensione al risparmio, favorendo i risparmiatori, nonché la tendenza di ogni individuo a pagare fatture e bollette, attribuendo un punteggio maggiore a coloro che vi adempiono sempre puntualmente rispetto a coloro che invece abbiano chiesto delle proroghe; verrà valutata positivamente anche la capacità di risparmiare denaro così che più accrescerà il conto di un singolo, maggiore sarà il punteggio che egli riceverà.
Da ultimo verranno valutate anche le frequentazioni, con la conseguenza che il proprio punteggio personale potrebbe essere modificato, a rialzo o a ribasso, in base al punteggio dei propri contatti.
Quali riflessioni pratici ha il punteggio personale? Quali sono i vantaggi (e gli svantaggi) di avere un punteggio alto oppure basso?
I cittadini con un punteggio più elevato godranno di una serie di agevolazioni: accesso facilitato a finanziamenti e prestiti, precedenza per i lavori più prestigiosi, pratiche burocratiche esperite più rapidamente, la possibilità di non lasciare depositi cauzionali in caso di noleggio di un veicolo, accesso a hotel di fascia più elevata e meno richieste documentali per giustificare gli spostamenti. Si potrà anche decidere di pubblicare il proprio punteggio su siti d’incontri.
Bisogna però guardare anche al rovescio della medaglia, ovvero cosa comporta per un singolo un punteggio SCS basso. Oltre, ovviamente, all’esclusione dai vantaggi riservati agli high rank citizens, coloro che non eccellono nella graduatoria andranno incontro a delle vere e proprie punizioni: divieti di volo (che in alcune regioni della Cina nelle quali il SCS è già in vigore dal 2014 ha già impedito a più di un milione di cinesi di acquistare biglietti aerei, sia per voli locali che internazionali), esclusione dalle scuole più prestigiose per i figli di genitori con un punteggio basso, esclusione da lavori ad alto prestigio e dagli hotel riservati ai cittadini con un punteggio maggiore, impossibilità di ottenere finanziamenti e persino subire un rallentamento della connessione internet.
Oltre a premi e punizioni sarà possibile incrementare il proprio punteggio avvertendo le autorità in caso di violazioni di legge, oppure se si viene a conoscenza della celebrazione di pratiche religiose non concesse.
Questo sistema ha, come è facilmente intuibile, attratto molte critiche, dal momento che prevede un controllo quasi totale del governo sul comportamento e sulle opinioni della popolazione tramite un sistema governativo che premia o punisce ogni singola azione, pubblica e privata, dei cittadini.
Negli ultimi anni moltissime idee che fino a poco tempo fa sarebbero state considerate fantascienza sono diventate realtà e, purtroppo, a breve anche questo sistema di controllo che ricorda da molto vicino il già citato episodio di Black Mirror e il più famoso romanzo di George Orwell, sarà parte della storia.
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